relationship, relazioni

Il costume

Adesso che sia avvicina l’ora X delle vacanze emerge un problema: in quale accidenti di posto sono finiti i suoi costumi (suoi di Morticia intendo of course)?? Perché quelli del resto della family ci sono, nell’ordine Mercoledi&Pugsley’s sono al mare unitamente ai legittimi proprietari, quelli del sig. G sono accuratamente piegatoi nel giusto cassetto, e quelli di Morticia dove sono finiti?!? Nel casino del trasloco si sono vaporizzati ecco tutto. Semplicemente. Vediamo dunque il lato positivo: autorizzazione d’ufficio a provvedere con lauto shopping perché mica si può andare al mare in mutande a meno che non saltino fuori magicamente. Tanto chi concede l’autorizzazione (imposta per eccesso si spese di ristrutturazione fino a ripristino di vena aurea) è Morticia! Per cui Autorizzazione concessa statim. Olè.

 

Io speriamo che me la cavo

Prima o poi la sfiga cederà il passo alla fortuna e riuscita ad appoggiare almeno qualche ora di fila le chiappe sulla branda anziché passare tutta la notte in piedi?!?!? Trattasi di domanda retorica visto è il turno notturno è così…imprevedibile quando lavori in un ospedale e ti occupi di trapianti. Però si dai vuole essere ottimista e spera che il frullatore in cui da qualche mese si è infilata non dico si spenga ma almeno scalindalla velocità massima alla posizione 1!! Anche perché qui le notti sono tante ed è vero che si sta a casa i giorni a cavallo della botta ma è anche vero che se stai in piedi tutto il tempo sai che roba. Comunque, never give up, stay calm and…sperem! Che qui trattasi di speriamo che me la cavo.

Changes

Il saggio nonno S diceva “Ad ogni lustro si cambia gusto”. Ecco, qui più che di gusti si parla di una vera e propria rivoluzione copernicana in atto che chiassà come finirà. Non è che queste svolte sono proprio piombate giù cielo. C’è voluto il coraggio di cambiare. Si volere e di accettare il cambiamento. È questo il punto. Il coraggio. Già, il coraggio. Parola e qualità così difficile e così ingombrante, che veramente si fa fatica a trovare ma che tanto più ammira nel genere umano. Coraggio di parlare, di agire, di esporsi , di andare controcorrente, di affermarsi, di amare, di rispettarsi. Coraggio per affrontare la vita è i suoi scossoni, per non avere rimpianti, per non lasciarsi scappare le opportunità. Coraggio di vivere il presente, avendo imparato la lezione del passato senza rimpiangerlo, e guardando al futuro con sguardo sereno. Perché poi spuntano i rimpianti. Rimpianti perché è mancato il coraggio. Rimpianti per cose fatte o non fatte, per parole dette o non dette, per qualcosa che non hai vissuto e che per forza non potrà tornare.

Ecco. Finalmente Morticia ha avuto coraggio ed è felice per questo. Stanca morta ma contenta di sè. Certo, avrebbe preferito restare dove era, essere scelta, essere davvero apprezzata per tutto il lavoro fatto, non solo a parole. Perché diciamolo è brava in quello che fa. Ma si sa che spesso non va così. E infatti non è andata così. Le parole sono volate via ma FINALMENTE ha cambiato. Con un peso dentro ma anche con la consapevolezza che questa poteva essere l’occasione per rinnovarsi, per porsi de novo, per essere nuova cioè se stessa. Non la maschera di perfezione ed efficienza di prima, quella che non può sbagliare, quella che lo sai che c’è sempre. Insomma, Quella scontata. No. Il nuovo vuole dire chiedersi “tu cosa vuoi davvero” e cercare di realizzarlo. Vuole dire sii onesto ma fatti rispettare, sii leale ma fatti rispettare, sii operoso ma sappi dire basta, adesso vado. Perché c’è un mondo là fuori da scoprire e da vivere. Senza fegato amaro, senza rimpianti, senza amarezza. ‘Fanculo come è andata. Guarda solo come va. Il mondo è la fuori, bisogna solo avere il coraggio di viverlo. Per cui grazie. A se stessa che ha ritrovato il coraggio e a chi l’ha sostenuta quando barcollava. 

Supereroi…ci siamo

Morticia e Pugsley stanno meglio (meno malditesta, nausea e temperatura corporea accettabile) così riescono a stare dalla posizione orizzontatale a quella seduta. Mercoledì, variamente variegata di vescicole-vescicole secche e crosticine è decisamente la più pimpante del gruppo, tanto che questa mattina ha svolto anche quanche esercizio matematico (radicando, radicale, radice…remember?) Ma non si possono mica fare solo compiti o guardare il soffitto, per cui cosa fare per far passare il tempo senza spremere troppo le affaticate meningi? Giocare sono ancora troppo stanchi per cui cosa di meglio se non Imbambolarsi di TV avviluppati nelle coperte guardando i supereroi?? E ce ne è per tutti i gusti: Ironman, SpiderMan, Capitan America, and the best, Superman! Certo, un sano pomeriggio al cinema è meglio della convalescente TV ma sapranno accontentarsi. Popcorn e Coca-Cola al momento sono esclusi dal servizio, per ovvi motivi di pancia!

Eccola, la febbre

Aggiornamento sul lazzaretto Addams:

– Morticia ha la febbre, iuppi, al momento in fase di defervescensa e coglie l’attimo per scrivere due righe sarcastiche su di loro. Va meglio la tosse ma non necessariamente è un buon segno, e la febbre era quel laido  38.2 ovvero la febbre della polmonite, non quel bel sano 40one che la accompagna da quando è nata, e si spazza via tutte le malattie. No, il 38ino è fetente, insidioso, polmonitico. Accidenti. Per cui visto che la medicina non è un’opinione e soprattutto ci si ammala sempre nello stesso modo, da stasera si tufferà nel fantastica mondo di Zitromax, che non ha voglia di avere pugnali nella schiena. Voto salute: 4+ (il + è di incoraggiamento).

2) Pugsley: reduce da ben due feste (festaiolo il ragazzo!), ahimè è un po’ provato: colpito da un insolito maldipancia: non è da celiachia perché la cacca non è schifosa; che sia virale? Vediamo, perché al momento non ha la febbre e nemmeno giace sul water; non è da maestra-F, questa specie di strega delle fiabe travestita da fata il cui obiettivo sembra essere mortificare i bambini, perché sa benissimo tutti i aggettivi speciali “bravo-più bravo-migliore-bravissimo-ottimo eccetera”,  e ora è accoccolato a fianco a sua mamma che in cuor suo sta sperando (egoisticamente è vero!) che stia covando la varicella della sorella, che magari salti fuori subito, o taccia per sempre (non proprio il giorno di Natale acc.). Voto salute: 5- (il 5 è di incoraggiamento, il – è vero)

3) Mercoledì: la piccola untrice, come cacchio l’ha presa la varicella nessuno lo sa!. Va beh, teniamocela. Come dicevo, imbottita come un uovo di Zovirax e antistaminico cerca di domare il prurito per non avere buchi e crateri eterni stampati sulla pelle. No dai la figlia leopardata anche no. Poverina, tutto sommato adesso è la migliore del gruppo. Voto salute: 6+  (l’umore e il sorriso nonostante tutto vince sulla varicella)

4) il sig G, ovvero il crocerossino che pur di lagnarsi e sbuffare ha inscenato questa mattina un improbabile colpo della strega agitando il latte per fare la schiuma perché era troppo pigro per usare (e quindi pulire) il frappuccino della Nespresso. È tutto il giorno che ha le chiappette incollate alla sedia davanti ad un pc ostile dove deve (vuole) inserire dati e dati e dati anziché curare i suoi cari con amore. E le rare volte che Morticia gli chiede con flebile voce (flebile per forza, è afona) “puoi portarmi un po’ di acqua”, sbuffa come un ippopotamo dicendo “ah, ah, la mia schiena, non riesco neanche a respirare” nota bene che fino a quel momento respirava benissimo e nulla è cambiato! Voto salute: non so, è sano come un pesce e sbuffa con un ippopotamo, direi almeno un bel 9, per l’innata autoironia soprattutto!

Adesso è stanca, e in una pozza di sudore. Arrivederci ragazzi.

Bastano due gocce e due vescicole

a render indimenticabile questo we, giusto perché il sig G aveva programmato un we alle terme per 2. Invece restano a casa perché: 

1) Morticia si ritrova afona con una tosse che deve per forza prendere la paracodina per dormire (e respirare) dopo avere preso un po’ più di due gocce in testa nei giorni scorsi di diluvi. E comunque si è scapicollata al solito: ospedale nelle sue varie attuali locazioni, da Pixy che la segue per i lavori di ristrutturazione dell’appartamento che tra qualche mese diventerà la loro nuova abitazione, e finalmente casa sfangandosi sotto il diluvio riuscendo a evitare andare a prendere Pugsley da un amico “perché tanto sei già fuori e bagnata quindi puoi andarci tu”- col cavolo, sono uno straccio ci andrà la signorina Lurcy, come poi accaduto. 

2) Mercoledì, ovvero la vera novità di stagione (passi la tosse e l’afonia di Morticia, che barba film visti e rivisti) grazie all’inaspettata fioritura di minuscole bollicine sulla sua bella pellina delicata, che comecavolohafattoaprenderelavaricellaadessononsisa!!!!! È passata in messo a tsunami di varicella da piccolina e piccoletta e arriva in seconda media per prendersi l’odioso virus? Immediatamente imbottita con zirtec e Zovirax sperando di limitare i danni. Intanto il sig G per certo è immune (giungono di sottofondo epocali racconti di come se la sia fatta anch’egli all’età di 12 anni, pare una pustola umana, un orrore insomma, che giusto se l’è cavata grazie alle amorevoli cure materne of course) mentre Morticia non si capisce come sia potuta passare da certamente non averla fatta da bambina (dato confermato da esami negativi fino a dopo la nascita di Pugsley) a immune (esami con IgG preSenti dal 2010 e confermati ieri), senza avere mai avuto una vescicola in vita sua (se non l’herper sul labbro). Mah, i misteri della medicina e del corpo umano. Restano in attesa per Pugsley, che ha i giorni contati visto che è pure naive. Il lazzaretto prosegue, florido come mai insomma!

E comunque

Oggi, giorno tre dall’inizio, shock iniziale all’uscita dal portone: non c’è più la bici!!!!! PANIC!!! Poi dopo un attimo di smarrimento il cervello torna a funzionare: la catena non c’è quindi non l’hanno rubata. Ok, bene, ma dove è? Il nastro dei ricordi di ieri inizia a girare a ritroso…È andata a prendere Pugsley e gli ha portato la chiatarra per cui non aveva la bici, ok, ma cosa è accaduto tra casa e il recupero del pargolo? VUOTO TOTALE iniziale, poi dalla nebbia un ricordo sfuocato…si! La riunione di classe!!! Lì è la bici, a scuola! Tutto questo mix è durato pochino pochino perché intanto Mercoledì friggeva per andare. In effetti la bici era parcheggiata ben beata davanti a scuola. Doppio fiu. E anche la terza giornata è iniziata in modo bislacco. E non c’è due senza tre (fatto, ics, spuntato). Ma non c’è tre che va da sè per cui……domani?????

Chi ben comincia…

Si dice che in reparto si debba arrivare per far bella figura per le 8. E chi arriva alle 8.05 è un cazzone. Partiamo bene. Avendo i due pargoli da accompagnare a scuola praticamente tutti i giorni e non essendo ancora munita nè di ali nè di teletrasporto, nell’ipotesi migliore arriverà in sede non prima delle 8.40. 40 minuti dopo!!!!! Urka, che cazzona, di base. Però ha deciso, si mette d’impegno per cercare di accorciare al minimo le misure spazio-tempo scuola-ospedale. Tuttavia…lunedì Pugsley si sveglia con la gastroenterite. Azz. Pronto soccorso nonnaattivato, ma comunque non essendo nemmeno lei dotata di teletrasporto eccola arrivare alle 8.45, per cui ospedale aspettami a ore 9. Un’ora dopo!!!!! Va beh pazienza, martedì (oggi) andrà meglio. Ôhhhhhhh. Tutto è stabilito, accompagna Mercoledì e vola, per cui 8.15 è lì: grande piano diabolico (Pugsley è a casa col padre e poi la nonna). E invece no, il cielo trama contro di lei e op! La catena della bici cade! Nooooooo. Benzinaio santo subito, in quattro e quattr’otto è a posto! Oggi meglio di ieri, 8.30 davanti alla timbratrice. Domani…chissà. Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera. Mah.

Happy days

Scatta il conto alla rovescia per il gran rientro dei bambi che coincide con l’inizio dell’anno scolastico. Si riparte il 12 settembre: ore 755 prima campanella della seconda media e ore 825 prima campanella della V elementare. Rientro con botto: 

– alle medie: -4 prof che sulla carta dovevano essere al 99% confermati, chissà com’è che ci tocca sempre quell’1%! In breve, non confermata la prof di italiano (che peraltro l’anno scorso c’è stata tre mesi, poi puerperio per cui ciaociao, vai col Lapo), la prof di inglese ha chiesto e ottenuto il trasferimento altrove, il prof di musica è andato in pensione e la prof d’arte è a casa in maternità. Come dire, ottimo inizio. Soprattutto dopo lo sfacelo di italiano del supplente dell’anno scorso. 

– alle elementari: chi ci sarà di italiano? Ne hanno cambiate ben tre in quattro anni di maestre di italiano alla faccia della continuità didattica. Che poi sian stati fortunati perché ognuno aveva del suo ok, ma azz non si può mica sempre far conto sulla fortuna!

Comunque, che si godano queste briciole di vacanza, che l’anno cittadino è lungo. Vacanze di no all’ultimo, happy days. Meglio ripartire rilassati e forti di ricordi intensi, come questi:



L’amicizia ci salverà 

Giorni di silenzio, il blocco della scrittura (se così si può chiamare). Mix di tristezze, delusioni, ferri corti, sempre tensione, uff che stufata. Nonostante le vacanze, nonostante l’estate. Un umore così, con mille sfumature di nero per cui irraggiungibile. E nella testa quell’idea di chiacchere e confidenze, così lontana nella vita di tutti i giorni. Poi lo sblocco oggi, ora. In effetti il tocco delle amiche è arrivato. Questa sera infatti è redice da una serata con una amica più due sue amiche, iniziata con un aperitivo alternando chiacchere da bar ad argomenti importanti e tante risate, finita con una improbabile pedicure+smalto rosso/arancio e ritorno a casa in minimal ciabattina e scarpe in mano. Bello, rigenerante. Ci voleva. E anche la settimana scorsa in verità si era presa un altro tocco di vita alla terrazza aperol con la Sissi, un cocktail di chiacchere, confidenze,speranze e delusioni ma comunque con l’idea di essere capiti e accettati così. Ecco. L’amicizia. Che bel sentimento. Si, l’amicizia salverà il mondo. E riporterà bellezza. Grazie ragazze!